I momenti della donazione
Preparazione:
Per vivere al meglio questa esperienza, è importante seguire pochi e utili consigli: Sia il giorno della donazione che la sera prima è consigliabile bere molti liquidi, ma non alcolici. Il giorno prima della donazione è importante fare dei pasti regolari. Evitare sforzi fisici maggiori del solito (es. allenamenti intensi). Riposare bene la notte prima della donazione è sicuramente benefico e favorisce il recupero successivo.
Accettazione:
La prima tappa di un donatore è rappresentata dalla registrazione dei suoi dati anagrafici. E’ necessario, infatti, compilare un questionario informativo che verrà completato nella successiva fase di colloquio e visita medica, esibire un documento d’identità, fornire il proprio codice fiscale e soprattutto presentarsi a digiuno da almeno 8 ore, è consentito fare una leggera colazione (caffè, the o succo di frutta, fette biscottate e marmellata).
Test emoglobina:
Al donatore viene effettuato un piccolo prelievo di sangue dal dito per verificare in modo immediato i livelli di emoglobina nel sangue. E’ il primo momento importante per verificare l’idoneità alla donazione ed è fondamentale per garantire che il donatore non sia un portatore sano di anemia. Siccome di solito gli uomini hanno un valore dell’emoglobina superiore rispetto alle donne, i valori minimi per l’idoneità alla donazione sono differenti per le donne e per gli uomini.
Visita medica:
In questa sede il donatore affronta un importante colloquio con il medico: dovrà rispondere sinceramente alle domande che gli verranno poste per garantire la sicurezza del sangue che verrà successivamente trasfuso. Inoltre il medico controlla la pressione e misura la frequenza cardiaca. Se lo stato di salute non consente di donare il sangue, il donatore è escluso per questa volta o per un periodo di tempo prolungato. Per il giudizio di idoneità esistono una serie di criteri, stabiliti da decreti ministeriali, raccomandazioni delle Società scientifiche, dell'Unione Europea e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il momento della donazione:
Il donatore che, in seguito al test dell’emoglobina, alla visita medica e al colloquio con il medico sia risultato idoneo, viene accompagnato in sala donazioni. La donazione di sangue ha una durata di circa 10 minuti, Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 centimetri cubici +/- 10%. Durante la donazione, il donatore è assistito dal personale medico e infermieristico. E’ garantita la massima sicurezza grazie a dispositivi medici, sterili e monouso. Dopo la donazione l’ago viene rimosso, la puntura viene disinfettata e coperta con un cerotto e una benda. Ad ogni donazione vengono eseguiti tutti gli esami di routine necessari a controllare lo stato di salute del donatore e a salvaguardare la salute di chi riceve la trasfusione attraverso l'esecuzione dei test per la ricerca dell’epatite B e C, dell’AIDS, e di altre malattie trasmissibili.
Dopo la donazione:
Dopo la donazione, il donatore rimane in osservazione per 10 minuti. Nelle ore immediatamente successive alla donazione è importante assumere liquidi (acqua, spremute, succhi di frutta, almeno ½ litro). Il pasto successivo alla donazione deve essere ben digeribile. E’ consigliato astenersi dal fumo, dall’uso di alcolici e dagli eccessi alimentari nelle prime ore successive alla donazione. Il giorno della donazione dovrebbe essere una giornata di riposo, occorre quindi evitare attività fisiche intense, sport o lavori pericolosi o che richiedano doti di equilibrio (autista, arrampicate, lavori su ponteggi). La comunicazione dell'esito degli accertamenti sanitari viene notificata al donatore per posta (in media entro 20-30 giorni), mentre per ripetizione di esami urgenti l'interessato viene contattato telefonicamente.
Analisi sul sangue donato:
Prima di essere messo a disposizione di un paziente, il sangue è sottoposto ad attenti esami. Oltre alla determinazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh, il sangue viene analizzato per individuare la presenza di agenti patogeni o di anticorpi come quelli dell’epatite (epatite B o C), dell’aids (HIV) o della sifilide (TPHA). Per motivi di sicurezza tali metodi di indagine vengono costantemente verificati e adeguati alle nuove esigenze. Il sangue che risulta positivo a questi test viene subito distrutto e il donatore contattato immediatamente.
Diritti dei lavoratori dipendenti dopo la donazione sangue:
I donatori di sangue e di emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto di astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione, conservando la normale retribuzione (art. 8,legge 219 del 21 ottobre 2005), i relativi contributi previdenziali sono accreditati (art. 8 della legge 23 aprile 1981, n. 155). In caso di inidoneità alla donazione è garantita la retribuzione dei donatori lavoratori dipendenti, limitatamente al tempo necessario all'accertamento dell'idoneità e alle relative procedure. Ciascun donatore è assicurato per danni ed infortunio, anche in itinere, correlati alla donazione (art. 4, punto 5, del D.M. 18 Settembre 1991).